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Occhio alla tintarella

DiBruno Lanata

Giu 15, 2020

Vademecum per una corretta esposizione al sole.

15 giugno 2020
Bruno Lanata

Tempo di Covid 19 ma anche tempo di vacanze, per cui in molti, con le dovute precauzioni e con l’adeguato distanziamento, ci apprestiamo a godere un momento di riposo al mare,: lontano da pensieri e preoccupazioni.
Ma accanto alle precauzioni per difendersi dalla pandemia occorre anche ricordare quali sono le giuste precauzioni da adottare quando ci si espone al sole.
Da molti anni, con mirate campagne d’informazione, di educazione sanitaria e di prevenzione, il mondo medico-scientifico è impegnato in un’opera di divulgazione sui rischi derivanti da un’errata esposizione alle radiazioni ultraviolette sia solari e sia artificiali.

Certo l’esposizione al sole comporta innegabili vantaggi. In primo luogo alle nostre ossa: i raggi solari attivano la sintesi della vitamina D che aiuta le ossa ad assorbire meglio il calcio.
Sono inoltre un toccasana per alcune malattie della pelle quali: psoriasi, vitiligine e alcune forme di dermatite.
Evidente è poi l’influenza positiva del sole sul nostro umore e la nostra autostima. Ma l’immagine di giovinezza, seduzione e prestigio che cerchiamo di ottenere con l’abbronzatura “a tutti i costi”, può essere pagata a caro prezzo specialmente dai soggetti di carnagione chiara.
Un’eccessiva esposizione al sole, infatti, aumenta verosimilmente il rischio di comparsa, dopo periodi più o meno lunghi, non solo di inestetismi cutanei (rughe, cheratosi) ma aumenta il rischio che si manifestino tumori della pelle. Tra questi i più frequenti sono i carcinomi che colpiscono prevalentemente le parti più esposte (volto, collo) di soggetti anziani ed i melanomi che si riscontrano in regioni cutanee (tronco, arti inferiori) esposte al sole saltuariamente, ma in modo violento.
Ecco quindi alcuni consigli pratici su come ottenere la tintarella riducendo i rischi.

1. Esposizione graduale con abbondante ed uniforme applicazione di uno schermo solare 20-30 minuti prima e dopo il bagno o una forte sudorazione.
2. Applicare filtri solari senza massaggiare anche se il cielo è nuvoloso (l’80 per cento dei raggi UV. raggiunge lo stesso la pelle) o si è sotto l’ombrellone o in acqua a causa delle radiazioni riflesse.
3. Non dimenticare di proteggere il naso, orecchie, labbra, collo, parti calve del cuoio capelluto, parte superiore del piede e delle dita, cavo popliteo (la parte posteriore del ginocchio).
4. Programmare le attività ricreative all’aperto nelle prime ore del mattino fino alle 11 e nel tardo pomeriggio, dopo le 17.
5. Proteggere bambini e anziani con uno schermo adatto, cappello, maglietta e occhiali da sole.
6. Evitare l’esposizione sotto i sei mesi di vita. I danni cutanei cominciano con la prima esposizione e si accumulano nel tempo.
7. Usare occhiali da sole con lenti di buona qualità, in grado di schermare i raggi UV.
8. Meglio esporsi in movimento: quando si resta immobili occorre cambiare spesso posizione.
9. Alcuni farmaci possono aumentare al sensibilità al sole: profumi e deodoranti possono provocare macchie sulla pelle.
10. Controllare la propria cute e consultare il medico se compaiono lesioni pigmentali con prurito, dolore o bruciore e se un neo tende a cambiare forma (margini frastagliati), dimensione (> di 6 mm) e colore (rossastro, bruno, rosa)

E ricordate che gli effetti delle “scottature” si rendono visibili solo dopo 12-24 ore.

In sintesi: sole sì ma con attenzione a rispettare le regole di prevenzione, quindi crema protettiva, cappellino e occhiali da sole, ed evitare le ore centrali della giornata, quando il sole batte a picco.

Per approfondimenti visita a la pagina del sito Lilt su La prevenzione durante l’estate

Photo by Maciej Serafinowicz on Unsplash