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Legge sul biologico al senato: il testo non verrà stravolto

DiBruno Lanata

Mar 4, 2020

Positivo l’incontro tra i capigruppo PD e Misto e i rappresentanti delle tre associazioni che riuniscono il mondo del biologico.

4 marzo 2020 – Dopo essere stata approvata quasi all’unanimità alla Camera, con la sola astensione di Forza Italia, e dopo aver atteso per oltre un anno di essere ratificata dal Senato, la legge sul biologico rischia oggi di essere sommersa da una valanga di emendamenti che potrebbero stravolgerne sostanzialmente le finalità. Obiettivo degli emendamenti sembrerebbe infatti quello di equiparare il biologico alle altre forme di agricoltura “sostenibile”, che sono però prive di un qualsiasi riferimento normativo. Una situazione che risulterebbe incompatibile con una legge che riguarda invece un metodo di produzione regolamentato dall’Unione Europea.

Legge sul biologico al senato: il testo non verrà stravolto. Positivo l’incontro tra i capigruppo PD e Misto e i rappresentanti delle tre associazioni che riuniscono il mondo del biologico.
Photo by Markus Winkler on Unsplash

Eppure le finalità della legge erano ben chiare. «L’obiettivo della legge italiana è dotare il sistema di risorse per la ricerca e promuovere aggregazioni di prodotto e di produttori» aveva affermato Maria Chiara Gadda, capogruppo Pd in Commissione Agricoltura alla Camera e promotrice della legge sul biologico.
D’altra parte gli oppositori alla nuova legge quadro sul biologioco non hanno certo mancato di far sentire la loro voce. Basti fare riferimento alla lettera indirizzata ai senatori della Repubblica, sottoscritta da oltre 400 tra agronomi, ricercatori e docenti universitari che della legge ha chiesto a gran voce il ritiro.
O come la senatrice Cattaneo che non ha mai perso occasione di lanciare i propri strali contro l’agricoltura biologica, da lei definita “una favola”.
Ma quali sarebbero le conseguenze se venissero accolte le proposte di modifica al testo approvato dalla Camera?
In primo luogo accrescerebbe la confusione in un comparto come quello della cosiddetta agricoltura ecosostenibile in cui si affollano soggetti non sempre qualificati. Qualora venissero accolti gli emendamenti, proposti per larga parte dalle forze di maggioranza, potrebbero accedere alle risorse per lo sviluppo e la ricerca – inserite nel Fondo previsto dalla legge sul biologico – anche forme di agricoltura che non sono regolamentate da una precisa normativa.
Inoltre, decadrebbe il riconoscimento del biologico quale attività di importanza strategica per l’agricoltura italiana e per la tutela dell’ambiente insieme all’obiettivo dell’incremento delle superfici condotte con questo metodo, che rappresenta un’importante opportunità per l’agricoltura nel nostro Paese.
Per queste ragioni Aiab, Associazione per l’agricoltura biodinamica e FederBio, le tre associazioni che riuniscono tutto il mondo del biologico, hanno inviato una lettera ai capigruppo dei partiti di governo: nel documento veniva evidenziato il tentativo di depotenziare il testo approvato alla Camera e si avanzava la richiesta di un incontro urgente.
Alla riunione, che si è tenuta ieri, erano presenti oltre ai rappresentanti delle associazioni Andrea Marcucci e Loredana De Petris, rispettivamente capogruppo del PD e presidente del Gruppo Misto.
“Possiamo dire che si è trattato di un incontro positivo”, affermano, in un comunicato comune, Maria Grazia Mammuccini (FederBio) e Antonio Corbari (Aiab) e Carlo Triarico (AssoBiodinamica) che hanno promosso l’incontro. “I capigruppo Pd e Gruppo Misto hanno ribadito che la legge e lo sviluppo dell’agricoltura biologica rientrano nel programma del governo e hanno assicurato che il testo della legge non subirà modifiche sostanziali, a conferma di quanto già dichiarato dai senatori del M5S nel comunicato di un paio di giorni fa”.
“Già in occasione del passaggio dei lavori e della discussione al Senato le pressioni di alcuni gruppi d’interesse hanno tentato di ostacolare l’approvazione del DDL, denunciano le associazioni. “Serve ora una rapida approvazione del testo”.
“Del resto, non si può invocare un generico impegno per il clima e per la salvaguardia dell’ambiente e della salute senza poi promuovere nei fatti le iniziative a sostegno di questi obiettivi. La nuova Commissione Ue ha lanciato il Green New Deal e sta adeguando anche le politiche di settore a obiettivi ambiziosi che prevedono finalmente indicatori precisi di crescita per il settore biologico certificato, ad oggi il modello di agricoltura sostenibile più avanzato, normato e promosso a livello europeo”.
Un piano ambizioso, da mille miliardi di euro, il Green Deal attraverso il quale la UE intende raggiungere la neutralità climatica nel 2050.