Ma nessuno vuole produrlo perché poco remunerativo
Il farmaco esiste e potrebbe aiutare molte persone affette da una malattia genetica chiamata CCM (malformazioni cerebrali cavernose). Si tratta di un “vecchio” antitumorale, ormai fuori brevetto. Purtroppo, allo stato attuale, nessuna casa farmaceutica sembra essere disposta a produrlo in quanto considerato scarsamente remunerativo.
Del caso ne hanno dato notizia i ricercatori dell’IFOM, l’Istituto Firc di Oncologia Molecolare.
Nel corso dei loro studi si sono infatti accorti che le lesioni causate dalla CCM avevano caratteristiche simili a quelle di un tumore delle pareti dei vasi.
È stato testando un gruppo di farmaci antitumorali che, i ricercatori hanno riscontrato come un derivato del “sulindac” riusciva a raggiungere le lesioni e a ridurle.
Sarebbe proprio un peccato – ha commentato Elisabetta Dejana, responsabile dell’Unità di Biologia vascolare dell’IFOM ed esperta di angiogenesi tumorale – non poter disporre di un farmaco in gran parte già sperimentato, quasi pronto per l’utilizzo.