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Pesticidi: il piano nazionale

DiBruno Lanata

Ago 5, 2019

Il documento è stato accolto favorevolmente, anche se con qualche riserva da parte delle associazioni che promuovono la Campagna ‘Cambia la Terra’.

Mentre crescono in Italia le situazioni critiche sul territorio per l’emergenza sanitaria e ambientale il Piano di Azione Nazionale (PAN) sull’uso sostenibile dei fitofarmaci (pesticidi) latitava ancora, disperso nei meandri del Ministero delle Politiche Agricole.
Per questo, la deputata Rossella Muroni, eletta alla Camera dei Deputati, nelle liste di Liberi e Uguali nella circoscrizione Puglia, aveva presentato un’interrogazione parlamentare al Ministro dell’Agricoltura Gian Marco Centinaio (Lega). Nel proprio intervento la deputata ironizzava sulla “scomparsa” del Piano Nazionale di Azione per l’uso sostenibile dei fitofarmaci, chiedendo quali fossero le cause del ritardo e sollecitando il Governo a seguire l’esempio dell’Austria che si è avvalsa del principio di precauzione per vietare l’uso del glifosato.
L’iniziativa aveva raccolto il sostegno da parte di FederBio, Lipu, Legambiente, ISDE e WWF. Queste associazioni, che promuovono la Campagna ‘Cambia la Terra’, avevano accolto con favore l’interrogazioni della Muroni, sottolineando come il nuovo PAN Pesticidi, scaduto il 12 febbraio di quest’anno, fosse incredibilmente bloccato dal 17 aprile scorso nelle stanze del ministero delle Politiche Agricole, Alimentari, Forestali e del Turismo (MIPAAFT).
In effetti l’utilizzo dei pesticidi in agricoltura è una questione che richiede interventi che vadano ben oltre le frasi di circostanza o i proponimenti generici. Occorre oggi procedere in modo sistematico alla definizione di un modello di produzione che consenta lo sviluppo di un’agricoltura sostenibile. Un’agricoltura che non utilizzi più sostanze tossiche dannose per l’ambiente e lesive per la salute dell’uomo.
Sotto la spinta della Murroni e delle Associazione di Cambia la Terra si è quindi giunti a fine luglio alla pubblicazione della bozza del nuovo PAN. Partendo dalle osservazioni del Consiglio Tecnico scientifico, il documento – oggi pubblicamente consultabile – tiene conto della necessità di monitorare costantemente i risultati raggiunti in seguito alla sua applicazione.
Favorevole, ma con riserve, l’accoglienza delle Associazioni di Cambia la Terra che, dopo una prima lettura, hanno apprezzato: “la determinazione di un obiettivo quantitativo per il biologico coerente con lo sviluppo dell’agricoltura senza pesticidi, oltre all’individuazione di distanze di sicurezza dai campi in cui si effettuano trattamenti dalle abitazioni e dagli spazi pubblici”.
Anche se in effetti non sono però state previste distanze di sicurezza dalle coltivazioni biologiche per evitare la contaminazione accidentale.
Inoltre – aggiungono le Associazioni di Cambia la Terra – il Piano “manca ancora di coraggio ed ambizione” e risulta “inadeguato per imboccare la strada dell’agroecologia come uno degli assi dello sviluppo dell’agricoltura del Paese”.
Intento delle Associazioni è quindi quello di proporre modifiche sostanziali al testo “per rendere il nuovo Pan Pesticidi più coerente e coraggioso, con delle misure che siano più in linea con scelte che a parole tutti dicono di voler fare, in favore della crescita della produzione biologica nazionale e della conservazione della natura, in linea con le decisioni che la maggioranza dei cittadini attendono in favore della tutela della loro salute e dell’ambiente”. La data ultima per la presentazione delle osservazioni al testo del Pan è il 15 ottobre.